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lunedì 18 maggio 2015

Diasorin trimestrale marzo 2015 e piano industriale

Conto economico
La società mostra un incremento dei ricavi del 11,07% che però viene contrastato da un ulteriore incremento del costo del venduto pari al 12,92%. Questo si ripercuote sul margine di profitto lordo che cala leggermente passando dal 67,75% del Q1 2014 al 67,21% del Q1 2015.
Spese di vendita e di marketing in aumento del 9,88%, contenute le spese di ricerca e di sviluppo +1,87%, salgono del 11,53% le spese generali e amministrative. Oneri finanziari +88,45%.
Nonostante ciò l'utile lordo sale del 10,63%. Tax rate in calo, passa dal 36,22% al 33,82%.
Utile netto +14,78%. Migliorano i margini di profitto netto,dal 18,6% al 19,22%.
I ricavi a cambi costanti sono saliti del 4%,questo dato contrasta con un aumento più corposo delle spese di vendita e marketing. Ottimo invece il costo di ricerca che non incide in maniera drammatica sul bilancio,ma consente ogni anno di ampliare i prodotti disponibili nel settore dell'immunodiagnostica. Da monitorare in futuro anche futuro il costo del venduto.
Si segnala che il bilancio ha subito un importante effetto positivo grazie all'indebolimento dell'euro. Grazie al rafforzamento del $ l'impatto è stato di 7,5 mln di euro.

Analisi settoriale

Test vit. D cambi costanti -8,9% (cambi correnti +3%)
Strumenti cambi costanti +12,5% (cambi correnti +18,2%)
Test Clia al netto della vit. D cambi costanti +14,2% ( cambi correnti +19,2%)

Certamente il peso del settore vit.D sul totale dei ricavi sta diminuendo in favore di altri settori. Bisognerebbe quantificarlo (possibile domanda all'investor relations).

Ripartizione % del business per area geografica

Europa e Africa 49,4%
Nord America 25%
Asia e Oceania 17,3%
Centro e Sud America 8,3%

Andamento delle varie aree geografiche (il primo numero riguarda i cambi costanti, il secondo quelli correnti).

Europa e Africa +3,2% # +4,11%
Nord America -0,2% # +20,49%
Asia e Oceania +26,1% # +37,16%
Centro e Sud America -12,8% # -11,01%

L'impatto del cambio si nota subito. Da segnalare l'ottima performance in Asia e la pessima performance in Sud America.

Europa:
Italia +2,8% ( benchmark -0,7%)
Germania +8,5% ( benchmark +0,4%)

Queste due ottime performance sono dovute al test vit. D 1.25

Francia -6,1% (benchmark -0,9%) performance negativa causata dalla riforma del Ssn e dal calo del test vit. D

Nord America: il settore Clia al netto della vit. D +52,3% a cambi costanti (+85,2% a cambi correnti). L'accordo con la catena di laboratori LabCorp (riduziome dei prezzi per il test vit. D) ha annullato buona parte dei guadagni.

Asia e Oceania:

Cina +11% cambi costanti (+32,1% cambi correnti) grazie agli screening prenatali,epatiti e retrovirus
Australia -6,2% cambi costanti (+0,2% cambi correnti)
Distributori +56,8% cambi correnti

Ottima performance della Cina che sovrasta l'effetto negativo in Australia

Centro e Sud America:

Brasile -22,3% cambi costanti (-21,9% cambi correnti), crollo provocato da un calo dei test per epatiti, screening prenatali e vit. D

Messico -1,8% cambi costanti (+5,8% cambi correnti)

Distributori +3,9% cambi correnti

Settori e incidenza % sul fatturato totale

Test Clia 72,1%
Test Elisa 12,7%
Test Ria 1,9%
Strumentazione 12,5%
Molecolare 0,8% (ancora ridotto)

PFN passa da 166,3 mln a 220,2 mln
Free Cash Flow passa da 27,5mln a 26,7 mln -2,1%

Stato patrimoniale

Attività totali +11,19%
Passività totali +5,86%
Passività/Attività 0,192 (dal 0,2016)

Attività non correnti +2,39% di cui
Immobilizzazioni tecniche +5,48%
Avviamento +3,06%
Altre attività immateriali -1,43%

Attività correnti +16,02% di cui
Rimanenze +5,29%
Crediti commerciali +1,53%
Liquidità immediata +35,34% (sempre molto elevata...)

Passività non correnti -0,45%
Passività correnti +8,93% ,aumento dovuto ai debiti tributari +87,6%

Patrimonio netto +12,53%

Evoluzione della gestione 2015
Ricavi +4-5% cambi costanti
Ebitda +4-5% cambi costanti
Installazioni Liaison/Liaison XL 550 (nel Q1 2015 152 di cui Liaison XL +176 e Liaison -24 , andamento molto positivo,indica un incremento e anche una sostituzione della tecnologia)

NB nel  Q1 2015 installazioni totali 6024 di cui 1841 Liaison

Stime prudenti e battibili.


Piano industriale 2015-2017

Europa: 1) Passaggio dalla strumentazione Liaison a quella Liaison XL
2)Partnership con Roche
3)Nuovi mercati,infezioni e infiammazioni gastrointestinali

Usa: 1) Passaggio dalla strumentazione Liaison a quella Liaison XL
2)Partnership con Roche

Cina: 1) Incrementare sugli screening prenatali,ipertensione,epatiti,retrovirus
2) Partnership con un player internazionale (probabilmente la solita Roche)
3) Partnership con un player locale (molto interessante)

Giappone: 1)Licenza test vit. D (approvata in aprile 2015)
Penetrazione mercato di riferimento 2-4%
Stime 2017
Ricavi Clia (al netto della vit. D) +16% (probabile)
Ricavi Clia vit. D +2% (meno probabile,view personale più negativa)
Elisa/Ria -8% (probabile,bisognerebbe magari incrementare le vendite di quesri prodotti in paesi ove il SSN non si può permettere la tecnologia Clia)
Strumenti +4% (meno probabile, view personale più positiva)
Molecolare +30% (mi auguro un risultato migliore...)
Utile netto +10% (stima societaria conservativa)
Margine di profitto netto 20% (meno facile da ottenere)
Free Cas Flow 200-300 mln (ambiziosi)

Condizioni delle stime

Euro/$ 1,15
Tax rate 34% (si potrebbe anche diminuire...con qualche accorgimento fiscale)
Erosione prezzo Clia 2% e test vit. D 3-5% (personalmente  sono meno ottimista)

sabato 25 aprile 2015

Analisi Bilancio Carige 2014

Allora inizio una breve discussione utile x tutti e anche a chi parteciperà giovedì all'assemblea. 

Il margine di interesse ha subito nel 2014 un calo del 18% dovuto in parte ad un calo degli interessi attivi ovvero -20% contrastato in piccola parte da un calo del 21% degli interessi passivi. La riduzione di quest'ultimi è da imputare alla riduzione dei debiti verso le banche,ad interessi bassi,al calo dei titoli in circolazione.
Il calo invece degli interessi attivi è dovuto ad una riduzione degli interessi procurati dalle attività disponibili x la vendita (come Creditis) ,da un calo dei ricavi verso la clientela e da un aumento sul totale dei crdditi di quelli deteriorati. La flessione dei volumi intermediati dovrebbe aver provocato un -40 mln. Mentre l'effetto tasso un -36 mln.
X effetto tasso si intende il tasso d'interesse dei credti/attività - il tasso d'interesse delle Passività. Questo tasso differenziale si è attestato tra 1,86% e 1,96% nel 2014. In leggero miglioramento nell'ultima parte dell'anno.
Notare però che nonostante ciò, il margine d'interesse nelle quattro trimestrali ha presentato un andamento decrescente. Passando da 97,7 mln,poi 89,1 mln,94,2 mln e nel Q4 72,5 mln.
In controtendenza cn l'effetto tasso ( e quindi imputabile a minori crediti).
INFATTI se si vanno a vedere gli impieghi si denota un bel -1,12% ,si passa da 26,8 mld a 26,5 mld. Evidenziando un andamento negativo verso la clientela -6,38% ( si passa da 23,5 mld a 22 mld). Mentre un boom verso istituzionali +33,33% da 3,3 mld a 4,4 mld. Notare che nei crediti verso la clientela abbiamo un calo maggiore nei crediti verso le imprese -11,2% e minore verso i privati -5,5%. Si riscontra inoltre un aumento dei crediti deteriorati +14,1%.
Crediti deteriorati lordi che rappresentano il 24,49% dei crediti lordi totali (in aumento dl 20,63%). Netti invece rappresentano il 16,44% del totale mentre nel 2013 erano il 14,35%.
Quindi la situazione creditoria nonostante le svalutazioni continua a peggiorare.
La banca è corsa ai ripari,seguendo l'instruttoria della Bce, aumentando gli accantonamenti. Questo si evidenzia cn un coverage ratio sul credito deteriorato passato dal 36% al 39,9% e nello specifico un coverage ratio sulle sofferenze passato dal 56,3% al 58,5%. Coverage ratio sui crediti totali passato dal 8% al 10,6%.
Personalmente trovo una scelta giusta aumentare la copertura sui crediti deteriorati. Trovo demenziale aumentare il coverage ratio sui crediti in bonis dallo 0,7% al 1% (avrei usato questo 0,3% sui crediti deteriorati).
Le rettifiche di valore sui crediti sn passate dallo disastroso 1043 mln del 2013 a 645,5 mln nel 2014.

Anche le commissioni nette calano. Precisamente del 5,7%. Quelle attive fanno -5,66% quelle passive -5,35%. Il calo si fa sentire a causa della vendita a fine 2013 della Sgr e sempre x la debolezza dei volumi intermediati nel settore creditizio. Notare che il dato nn comprende le commissioni di collocamento di Bancassurance.
Sulle commissioni nette il calo è sia su quelle attribuibili ai conti correnti -2,6% (quindi più conti correnti nn indica più commissioni, perché il cliente può anche ridurre la movimentazione).
-12,68% da intermediazione e consulenza (la Sgr è stata venduta,la Cesare Ponti nn viene sfruttata a dovere visto che dovrebbe interessare il private banking e quindi la clientela danarosa). Attività commerciale -2,15%.


Sui dividendi abbiamo un exploit del 283%. Immagino anche grazie ai dividendi elargiti dall'autostrada dei fiori.
Abbiamo finalmente un risultato netto da attività di negoziazione che nn impatta sul bilancio (nel 2013 era un loss di 278 mln). D'altra parte cala l'utile da cessioni di att. Fin disponibili x la vendita (anche questo è straordinario e nn viene minimamente considerato dalla banca...). Nel 2013 erano 328 mln ,nel 2014 85 mln.

Quindi margine di intermediazione in calo -10,5%.
Quindi fin qui il 2013 è stato migliore del 2014.
Poi ahimè vi sn rettifiche sui crediti. Infatti dopo questa voce il risultato netto della gestione finanziaria risulta nel 2014 di 45,5 mln . Nel 2013 -285,3 mln.


Poi i costi operativi. E qui spendo qualche parola. 600 esodati incentivati cn 50 possibili risparmi annui (nn presenti nel bilancio 2014). 36 filiali chiuse su 80-90 del piano industriale.
Ma i costi operativi sn aumentati.+4,95%. Sia x una revisione della struttura retributiva cn stime di 59 mln ,sia x oneri legati all'incentibazione degli esodati.
Quindi spese amministrative +4,42% di cui spese personale +8,82% e altre spese -2,1%.sn conteggiate in questi costi operativi anche un -4,34% di rettifiche su attività materiali e un -5,07% su attività immateriali.
Notare in crollo da 98,5 mln del 2013 a 4,9 mln del 2014 dell'utile da partecipazioni (imputabile a chi? Ramo assicurativo e altro?).
Infine le celebri rettifiche sull'avviamento passate da -1654 mln nel 2013 a -16 mln nel 2014.

Quindi utile lordo 2014 che passa da -2426 a -579 mln
Utile netto 2014 -408,2 mln. 
Ma poi vi sn -138,7 mln di perdite derivanti da attività nn correnti in via di dismissione . Questa voce risente della svalutazione tra il valore di bilancio e il fair value più i costi di vendita compensato dagli utili prodotti tutto del ramo assicurativo (quello tra poco ceduto ad Apollo).
Quindi utile netto finale -546,9 mln.

Sulle componenti nn ricorrenti, secondo Carige ammontano a 290 mln. Di cui 219 mln dalla minusvalenza delle compagnie assicurative, 44 mln dei costi del personale,11,6 mln dalla svalutazione dell'avviamento della Cr di Carrara e 1,5 mln dai costi di chiusura delle 36 filiali.
Poi però parlando dei costi operativi salta fuori che forse la parte nn ricorrente è 65,3 mln.

Breve andamento dello stato patrimoniale.
Calano le attività finanziarie detenute x la negoziazione ovvero -45,9% in un ottica di riduzione del rischio (Rwa),diminuiscono le attività disponibili per la vendita -51%,crollano i crediti verso le banche -36,5%, calano del 4% i crediti verso la clientela, aumentano i derivati di copertura inseriti nell'attivo +60%, attività materiali stabili,calano del 18% le attività immateriali,stabili le partecipazioni +1%,mentre le attività non correnti in via di dismissioni +9,3% (il settore assicurativo è conteggiato qui).

Quindi attivo totale -9,13%.

Migliora nettamente il passivo.
Debiti verso le banche -77% (da 8161 mln a 1877 mln), aumenta il debito verso la clientela +19,59% (è la raccolta), calano i titoli in circolazione -11,89%(prestiti obbligazionari sul mercato che passano da 9170 mln a 8089mln -11,79%), calano le Passività finanziarie al fair value -5,41%,aumentano i derivati di copertura iscritti nel passivo +12,5%.

Totale Passività -9,93%.

Passività/Attività 0,9526 rimane comunque elevato.
Ma il debito bancario cala enormemente.

Addentrandoci nello stato patrimoniale, si denota una raccolta totale in aumento del 3,28% che passa da 45,8 mld a 47,3 mld. 

Nello specifico la raccolta diretta aumenta del 5,18% passando da 25,1 mld a 26,4 mld.
Analizzando la raccolta diretta si denota un calo del 3,303% della parte Retail da 19,8 mld a 19,2 mld (calo causato dal temporaneo blocco imposto dal 2013 dlla Banca d'Italia sull'emissione di obbligazioni ,ripresa a luglio con una tranche subordinata di 450 mln), aumenta del 49% la parte Istituzionale che passa da 4,9 mld a 7,3 mld (principalmente grazie ai Pronti contro termine con controparte finanziaria che esplodono da 0,3 mld a 2,4 mld +700%), la componente Core +5,04% passa da 13,9 mld a 14,6 mld la quale si suddivide in conti correnti +0,44% da 12794 mln a 12850 e depositi vincolati +30%.

La raccolta indiretta sale solo dello 0,97% e passa da 20,7 mld a 20,9 mld.
Questa si suddivide nel risparmio gestito che aumenta del 8,51% passando da 9,4 mld a 10,2 mld (notare i Fondi comuni +15,22% da 4,6 mld a 5,3 mld e la Banca assurance da 4,3 mld a 4,5 mld +4,65% con 640 mln di premi incassati +5% rispetto ai 609 mln del 2013 grazie alle polizze unit e index linked).
E nel risparmio amministrato -6,14% da 11,4 mld a 10,7 mld. Con un forte calo sia dei tds -12,62%,sia delle obbligazioni -19,93%, sia delle azioni -12,57%.

Il portafoglio titoli passa da 6,4 mld a 3 mld (quindi in futuro caleranno gli interessi visto che la duration totale dei tds italiani è stata ridotta a 2 anni e quindi sono state venduti i titoli a lunga scadenza).Da questa voce è escusa la partecipazione nella Banca d'Italia.
Portafoglio titoli suddiviso in: Tds italiani 90,5% ; altri titoli garantiti dallo stato italiano 7,1%; azioni e fondi 0,6%;obbligazioni 1,7% (tra cui una posizione marginale sui tds ellenici).
La riduzione del portafoglio titoli è stata adottata in un 'ottica di riduzione del rischio a fronte di una redditività minore dello stesso.

Sul debito verso le banche bisogna sottolineare il rimborso in anticipo del Ltro alla Bce pari a 7 mld e l'accesso al Tltro da 1,1 mld.
Nello specifico il profilo di liquidità passa da 10585 mln a 5501 mln -48,03%.Ovvero il Ltro da 7097 mln viene sostituito dal Tltro da 1130 mln; imentre le attività libere passano da 2766 mln a 3829 mln . Poi vi sn 722 mln di Pct a breve scadenza passati a 548 mln.

Le scadenza obbligazionarie:

2015 2210 mln
2016 2065 mln
2017 1487 mln
Oltre il 2017 2998 mln

All'interno dei crediti della clientela bisogna evidenziare:
Conti correnti -9,7% passando da 2374 mln a 2144 mln
Pct +38,2%
Mutui -10,83% passando da 12447 mln a 11098 mln
Carte di credito/prestiti personali e cessioni del quinto -85,74% passando da 639 mln a 91 mln
Leasing -3,23%
Altri crediti -25,97% passando da 3073 mln a 2275
Attività deteriorate +14,14% passando da 5679 mln a 6482

Questi dati evidenziano una crisi nell'elargizione del credito dovuto alla mancanza di liquidità della banca causata da un Cet1 ratio di 8,4%

Le attività ponderate x il rischio Rwa passano da 23,1 mld a 20,5 mld .



Cassa di risparmio di Savona l'utile netto passa da -75,4 mln a 11 mln
Banca Monte di Lucca l'utile netto passa da -82,5 mln a 28,3 mln
Cassa di risparmio di Carra l'utile netto passa da 8,2 mln a -0,6 mln
Cesare Ponti l'utile netto passa da -29,6 mln a 2,2 mln
Carige Assicurazioni l'utile netto passa da -98mln a 28 mln
Carige Vita nuova l'utile netto passa da -42 mln a 31 mln
Creditis servizi finanziari l'utile netto passa da 8,8 mln a 12,5 mln

Nb notare che la Cesare Ponti ha aumentato nel 2014 i margini di intermediazione del 409% pari a 16,3 mln. Con una raccolta diretta in aumento del 13,56% ovvero un totale di 366 mln e una raccolta indiretta in calo del 7,49% .

La partecipazione nell 'autostrada dei Fiori ha portato alla Carige 4 mln di dividendi . Questa autostrada vale in totale circa 91,2 mln. Ha avuto 26,6 mln di utile netto e 167,7 mln di ricavi, con un margine di profitto netto del 15,86% (superiore a Sias ,Astm e ad autostrade Meridionali).

I contratti di servizi online sono passati da 405 mila a 422 mila +4,05% troppo poco.
La clientela della Carige è certamente molto anziana e poco mobile (per fortuna).
Il 67,7% della clientela ha un rapporto con la banca di oltre 10anni.
Ma solo il 6,2% ha un rapporto da 1 anno.

Attuale Cet1 ratio 8,4%.
Cet1 ratio post adc 850 mln 12,7% (il limite minimo imposto dlla Bce per fine luglio è del 11,5%).
Notare che sull'andamento 2015 la banca stima un contributo di -0,1% (quindi la banca stima un utile netto 2015 negativo).

Domande personali poste al Ceo Montani


1)La società dichiara fra gli obbiettivi del piano industriale di voler migliorare i margini di intermediazione entro il 2019. Come può riuscire a raggiungere quest'obbiettivo? Visto il calo degli interessi attivi dovuto alla riduzione dei crediti verso la clientela e alla riduzione degli interessi delle attività disponibili per la vendita;visto un effetto tasso in leggerissimo miglioramento che passa da 1,86% a solo 1,96%; visto un calo delle commissioni attive dovute in parte ad una gestione del portafoglio che cala del 90%;visto un andamento su base trimestrale del margine di interesse che passa da 97,7 mln della prima trimestrale a 72,5 mln dell'ultima trimestrale; visto un rapporto costi operativi/margine di intermediazione in aumento?

2)Sulla questione dei crediti deteriorati in aumento,avete poc'anzi affermato che nel 2016 vi sarà la vendita di un pacchetto di circa 1,5 mld. Avete preso in considerazione la possibilita' di creare una Bad bank? Visto il parere positivo del Governo.
Inoltre riguardo il coverage ratio per i crediti in bonis perché avete aumentato la copertura dallo 0,7% al 1% ? Non era meglio utilizzare questo 0,3% per i crediti deteriorati?

3)Dopo la voce dell'utile netto negativo pari a 546,9 mln vi è la redditività complessiva pari ad un risultato negativo di 605,4 mln dovuta a due voci i piani a benefici definiti -57,5 mln e la copertura dei flussi finanziari -44 mln. Siccome anche nelle note integrative non vi è alcuna delucidazione su tali voci, cosa sono?

4)Per quanto rigurda il calcolo dell'impairment test dell'avviamento delle partecipazioni interne alla banca ho notato che usate il dividend discount model. Siccome una partecipazione potrebbe benissimo distribuire dividendi e fare utili incrementando anche il debito perché non utilizzate il discount cash flow method? Vi sarebbe una maggior veridicità del dato e un minor rischio di svalutazioni concentrate in un solo anno.

5)Perché fare un adc iperdiluitivo e negativo per gli azionisti da 850 mln, visto che cn tale cifra si arriverebbe ad un Cet1 ratio di 12,7% superiore al limite Bce del 11,5%? Non si potrebbe ridurlo a 800 mln? E qual'ora volessimo farlo di tale entità perché vendere pezzi pregiati della banca come Cesare Ponti e la Creditis servizi finanziari? Ma soprattutto perché vendere la partecipazione nell'autostrada deiFiori che presenta un margine di profitto netto superiore a gruppi come Sias e Astm?

6)Per quanto riguarda la cartolarizzazione Argo Mortgage ,effettuata dal 2004 al 2006, presente a pagina 310 del bilancio, si è conclusa completamente ? Visto che nel 2014 ha portato 5,2 mln di rettifiche.

Risposte ricevute dal Ceo Montani


1) Lei è molto bravo a leggere il bilancio ed a fare i conti in matematica. Ma il calo del margine di intermediazione vi è stato perché la banca era in uno stato di difficoltà patrimoniale e non aveva la liquidità per aumentare le entrate. È aritmetica molto semplice. Questi processi sono lunghi non avvengono in sei mesi (tono abbastanza iroso).

2)Sulla Bad bank ci stiamo attrezzando e soprattutto informando. È un processo lungo. Sicuramente venderemo nel 2016 1,5 mld di crediti deteriorati.

Sulla questione del coverage ratio non ha risposto

3)Non ha risposto

4)Non ho capito cosa mi abbia chiesto, non so di cosa lei abbia parlato (molto grave,significa che non conosce i metodi di valutazione delle partecipazioni utilizzati in ambito finanziario).

5)Il limite dell'11,5% imposto è elevato.Noi ci siamo prefissati x tutte le evenienze un ulteriore cuscinetto dello 0,5%. Una parte ulteriore serve per avere una sicurezza patrimoniale idonea ad elargire crediti.

Non risponde sulle possibili vendite.

6)La cartolarizzazione Argo avvenuta nel 2004 ,prima del mio mandato, penso sia terminata.

Conclusioni sull'adc e sulle possibili cessioni

L'adc sarà di 850 mln.
Tutto il capitale che sarà accumulato in seguito alle varie vendite sarà in più.
Il totale che Montani si prefigura di ricavare sn190 mln.
Di cui Banca Cesare Ponti (valore contabile 29,5) valutazione 35,6 .Offerta Finnat circa 40 mln.
Creditis servizi finanziari (valore contabile 54,1) valutazione 75 mln
Quote autostrada dei fiori 16,62% della Carige e 4%cassa di risparmio di Savona nel 2013 la valutazione a patrimonio netto 89,3 mln.
Si parla anche della dismissione di alcuni immobili.

martedì 17 marzo 2015

Astm comunicato stampa bilancio 2014

Conto economico

Ricavi -0,3% di cui
Settore autostradale , gestione operativa +4,86% (questo incremento è ascrivibile per l'86,35% all'aumento dei pedaggi e per il 13,65% ad un aumento del traffico)
Settore autostradale , progettazione e costruzione -21,26%
Settore costruzioni +195,24%
Settore Engineering -18,95%
Settore tecnologico +19,18% (lavori per la realizzazione della Tangenziale Esterna Est di Milano e del tratto autostradale Brescia-Bergamo-Milano)

Ripartizione % dei ricavi

Settore autostradale , gestione operativa 74,96%
Settore autostradale , progettazione e costruzione 16,68%
Settore costruzioni 0,36%
Settore Engineering 1,12%
Settore tecnologico +3,74%
Altri 3,16%

Costi operativi +2,78% (l'incremento è dovuto principalmente ai nuovi lavori del settore tecnologico) di cui
Costi del personale +2,65%
Costi per i servizi -10,6%
Costi materie prime -17,04%
Altri costi +11,66%

Ammortamenti +8,34%
Proventi finanziari +19,94%
Oneri finanziari +8,26%
Svalutazioni partecipazioni +115,56% ( Compagnia Aerea Italiana S.p.A. 4,5 milioni di euro, nella Banca Ca.Ri.Ge. S.p.A. 5,5 milioni di euro, Tubosider S.p.A.
2 milioni di euro e Alerion Clean Power S.p.A. 0,6 milioni di euro)

Utile lordo +1,45%
Imposte -3,25%
Tax rate 33,58% (35,21%)
Utile netto +4%
Margine di profitto netto 12,9% (12,37%)

Stato patrimoniale

Attività totali +5,77%

Attività non correnti +2,71% di cui
Attività immateriali -0,84% (Le concessioni autostradali costituiscono il 72,12% delle attività non correnti totali)
Immobilizzazioni tecniche +2,68%
Attività finanziarie non correnti +16,4%

Attività correnti +14,69% di cui
Liquidità +28,46%
Rimanenze -25,18%
Crediti commerciali -43,94%
Altri crediti -30,85%
Crediti finanziari -5,26%

Patrimonio netto -1,39%

Passività totali +10,69%

Passività non correnti +11,7% di cui
Debiti verso banche -11,4%
Altri debiti -18,15%
Altri debiti finanziari +69,87% (dovuto ad un debito aperto dalla controllata Sias da 500 mln di euro)
Strumenti derivati di copertura +33,69%

Passività correnti +6,65% di cui
Debiti commerciali -7,61%
Altri debiti -14,59%
Debiti verso banche +30,57%
Altri debiti finanziari +97%

Passività/Attività 0,6209 (0,5933)
Indebitamento finanziario lordo +15,83% (il tasso medio dell'indebitamento è del 3,58%)
Debt/Equity 1,336 (1,138)
Debt/Ebitda 5,18
Debt/Utile netto 18,394 (16,515)
Debt/(crediti commerciali + rimanenze + liquidità) 2,29 (2,465)
Debt/Free cash Flow 13,686 (23,294)
Quoziente di liquidità 2,306 (2,145)

Ocf +8,4%
Fcf +97,14%

Dividendo/Utile netto 0,5895
Dividendo/Fcf 0,4386
Ocf - attività da investimento - dividendo +77,216 mln
Rod 2,899
Interessi finanziari -5,78%

Roe 7,27% (6,89%)
Roa 2,75% (2,8%)
Roi 3,85

Beta 0,87

P/E estimated 2015 11,05 (l'attuale P/E è il livello massimo rispetto ai 5 anni precedenti)
P/Book  0,7784
P/Sales 1,0086

Analisi traffico autostradale

Traffico veicoli +0,87% di cui
Veicoli leggeri +0,93%
Veicoli pesanti +0,65%

Satap-Tronco A4 -2,05%/23,16% del totale
Satap-Tronco A21 +2,16%/20,84% del totale
Sav -2,68%/3,6% del totale
Autostrada dei fiori +2,63%/13,28% del totale
Salt +1,42%/19,62% del totale
Autocamionale della Cisa +2,11%/8,52% del totale
Autostrada Torino-Savona +1,87%/9,59% del totale
Autostrada Asti-Cuneo +2,4%/1,41% del totale

Volumi di traffico rispetto al 2007 -12%


NB

Nel mese di agosto 2014 il Governo Italiano ha depositato presso le competenti Autorità Comunitarie, un piano che prevede a carico di alcuni concessionari
autostradali oneri di servizio pubblico per l’espletamento di un servizio di interesse economico generale (SIEG).

Piano prevede la calmierizzazione degli incrementi tariffari per il residuo maggior periodo di concessione, in misura pari all’1,5%
annuo, fermi i maggiori investimenti previsti dallo stesso.
I Concessionari interessati al citato progetto sono Autovie Venete S.p.A., Autostrada del Brennero S.p.A. ed il Gruppo SIAS (società
Concessionarie SALT p.A., Autocamionale della Cisa S.p.A., Autostrada dei Fiori S.p.A., SATAP S.p.A. - tronchi A4 ed A21, Autostrada
Torino-Savona S.p.A., SAV S.p.A. ed Autostrada Asti-Cuneo S.p.A.) per le quali è previsto un piano di investimento per complessivi circa
10 miliardi di euro.

Per le prime due società concessionarie il progetto prevede una maggiore durata della concessione a fronte dell’attuazione degli
investimenti previsti e della calmierizzazione delle tariffe, mentre per le società facenti capo al Gruppo SIAS il progetto prevede anche
l’unificazione dei rapporti di concessione.

Il 31 dicembre 2014 il gruppo Sias ha presentato il piano di aggregazione delle
concessionarie del Gruppo.

1)L'unificazione delle tratte autostradali attualmente gestite dal Gruppo SIAS attraverso le proprie controllate (SALT p.A., Autocamionale della Cisa S.p.A., Autostrada dei Fiori S.p.A., SATAP S.p.A., Autostrada Torino-Savona S.p.A., SAV S.p.A. ed Autostrada Asti-Cuneo S.p.A.)

2)La scadenza media delle concessioni, attualmente prevista al 2027 (calcolata sull’estensione chilometrica delle singole tratte), è stata ipotizzata al 31/12/2043

3)i piani economico-finanziari presentati al MIT – dalle singole concessionarie - entro il termine del 30 giugno 2014 ed in attesa di approvazione/approvati prevedono aumenti nominali cumulati delle tariffe di pedaggio compresi fra il 17% ed il 47% nel quinquennio 2015-19, nell'ipotesi di accorpamento/estensione delle concessioni, l’incremento nominale cumulato ipotizzato delle tariffe di pedaggio, nel medesimo periodo, risulta complessivamente pari all’8%

4)i sopra citati piani economico-finanziari attualmente prevedono, complessivamente, investimenti per 1,8 miliardi di euro, il PEF Aggregato prevede investimenti pari a 7,0 miliardi di euro (che si attestano su di un importo di 8,1 miliardi di euro con riferimento all’“opzione aggiuntiva” che contempla l’esecuzione di ulteriori 1,1 miliardi di euro ascrivibili alla tratta A21 – III corsia, in presenza di una manovra tariffaria – sull’intera rete gestita – pari all’1% nel periodo 2020-2030).

NB

In data 9 febbraio 2015, la commissione giudicatrice nominata dal MIT ha ammesso la controllata SATAP e la collegata Itinera (in associazione temporanea d’impresa) alle successive fasi di gara per l’assegnazione della concessione della tratta autostradale “A21: Piacenza-Cremona-Brescia”.

Commento finale

Ricavi in leggerissimo calo dovuto principalmente al ramo aziendale autostradale della progettazione e costruzione. In rialzo anche al settore tecnologico che però ha detarminato costi operativi maggiori (che in parte hanno vanificato i ricavi).
Tra i costi da sottolineare un importante calo dei prezzi delle materie prime (fenomeno in buona parte esterno alla società), calo dei costi per i servizi. Aumenta il costo del personale e soprattutto l'ammortamento. Da notare alcune svalutazioni di partecipazioni (aumenterà probabilmente quello nella Carige). L'incremento degli oneri finanziari viene solo parzialmente compensato dall'aumento dei proventi. Nonostante ciò l'utile lordo presenta un piccolo incremento amplificato ad un +4% dell'utile netto (ringraziando un tax rate più contenuto).
Miglioramento marginale di MPN. Il traffico dei veicoli denota una minima ripresa rispetto al 2013 (auspicando in un effetto positivo nel 2015 sia del Giubileo che dell'Expo). Traffico che rimane inferiore rispetto al periodo pre crisi.
Per quanto concerne lo stato patrimoniale,attivita' non correnti in leggero aumento,attività correnti in aumento (ma calo di crediti commerciali e rimanenze ascrivibili ai rami ancillari ispetto alla gestione operativa nei quali opera il gruppo). Aumento delle disponibilità liquide. Leggero calo del patrimonio netto.
Aumentano le Passività totali,sia quelle non correnti (debito di Sias di 500 mln),sia quelli correnti. Da segnalare un aumento dei derivati di copertura sui tassi (hedged sull'indebitamento).In aumento il rapporto Passività/attività (rimane nella norma).
Debt/Equity in linea col settore ,ma in aumento, debt/utile netto di 18,4 anni. Migliore il rapporto debt/cash e il rapporto debt/free cash flow (grazie ad investimenti nel 2014 pari a 223 mln rispetto ai 283 mln del 2013 e ad un migliore Ocf).
Free cash flow in forte aumento,dividendo sostenibile seguendo ben 3 metodi.
Roe in miglioramento ma inferiore al settore,Roa basso ed inferiore al settore,Roi inferiore al settore. Beta 0,87.
P/E basso in termini generali anche rispetto al settore,ma ai massimi da 5 anni. P/Sales e P/Book indicano una situazione di sottovalutazione rispetto al settore (soprattutto rispetto alla controllata Sias, meno rispetto ad Atlantia che presenta anche margini migliori).
La società prospetta per il futuro ulteriori aumenti tariffari e un prolungamento delle concessioni in cambio di maggiori investimenti infrastrutturali (che si percuoteranno con collegamenti tra le varie linee autostradali del gruppo).



domenica 8 marzo 2015

Obbligazione convertibile Frendy Energy 2013-2018

Isin IT0004966344
Prezzo di emissione 80
Prezzo rimborso 100
Taglio minimo 2500 euro
Totale emissione 4.875.000 euro
Data emissione 18/10/2013
Data scadenza 31/12/2018
Durata dell'obbligazione 5 anni e 75 giorni (dato importante al fine di calcolarsi il rateo del tasso d'interesse implicito maturato dalla data di emissione;utile per calcolare sia alcune conversioni in azioni sia un riscatto anticipato dell'obbligazione pagato in contanti).
Valuta Eur
Tipologia Zero coupon convertibile

Principali eventi che consentono l'opzione di convertire l'obbligazione in azioni:

1)IPO di Frendy Energy sul Mta

Formula=  NA = PE + Rateo / PO x 0,8

NA è il numero di azioni spettanti di compendio

PE è il prezzo di emissione dell'obbligazione

Rateo è il rateo del tasso d'interesse implicito maturato dalla data di emissione dell'obbligazione alla data dell'IPO

PO è il prezzo di offerta in sede di IPO per ogni azione Frendy Energy

2)Dal 31 dicembre 2015

Formula = NA = PE + Rateo / Pm × 0,8

NA è il numero di azioni spettanti di compendio

PE è il prezzo di emissione dell'obbligazione

Rateo è il rateo del tasso d'interesse implicito maturato dalla data di emissione dell'obbligazione alla data di conversione

Pm è la media dei prezzi ufficiali nei 6 mesi precedenti alla data di conversione

3)Alla data di scadenza dell'obbligazione

-Qual'ora Frendy Energy sia quotata sul Mta

Formula = NA = Vn / Pm x 0,8

NA è il numero di azioni spettanti di compendio

Vn è il valore nominale dell'obbligazione

Pm è la media dei prezzi ufficiali nei 6 mesi precedenti alla data di conversione

-Qual'ora Frendy Energy sia quotata sull'Aim

Formula = NA = Vn / Pm × 0,7

NA è il numero di azioni spettanti di compendio

Vn è il valore nominale dell'obbligazione

Pm è la media dei prezzi ufficiali nei 6 mesi precedenti alla data di conversione

NB : LA CONVERSIONE DOVRA' AVVENIRE AD UN PREZZO NON INFERIORE A 1,1 EURO PER OGNI AZIONE.

NB : Qual'ora l'investitore mantenesse le azioni ricevute dalla conversione fino alla scadenza dell'obbligazione,riceverebbe un'ulteriore azione gratuita ogni 4 azioni detenute.

RIMBORSO ANTICIPATO

Frendy Energy in qualsiasi momento può esercitare il diritto di un rimborso anticipato in contanti del prestito obbligazionario.

Formula = Prezzo di riscatto di ogni obbligazione = Prezzo di emissione + Rateo + [( Prezzo di emissione + Rateo ) x 0,04 ]

Commento: Personalmente il titolo Frendy Energy è troppo caro come prezzo rispetto ai suoi dati di bilancio. E il prezzo minimo di 1,1 euro per ogni azione ricevuta dalla conversione è troppo sfavorevole. Si rischia di rimanere con delle azioni ad un prezzo superiore a quello di mercato.

È interessante invece l'obbligazione in se, senza dover convertire in azioni. Il zero coupon ad oggi consente un guadagno netto,al prezzo ufficiale di 80.25 , del 18,21% netto duration 3,8164. Rendimento netto annuo 4,77%.

L'emittente : Frendy Energy è quotata sull'Aim. DIsegna,costruisce e gestisce piccole centrali idroelettriche.

Ricavi 2012 : 837 mila euro
Ricavi 2013 : 1,182 mln euro
Ricavi 30/06/2014 : 811 mila euro

Utile netto 2012 : 164 mila euro
Utile netto 2013 : 137 mila euro
Utile netto 30/06/2014 : 201 mila euro

Margine di profitto netto
2012: 19,59%
2013: 11,59%
30/06/2014: 24,78%

Debito al 30/06/2014
Debito a breve termine 2,725 mln euro
Debito a lungo termine 1,545 mln euro
Obbligazione convertibile 4,875 mln euro
Totale 9,145 mln euro

Patrimonio netto al 30/06/2014 : 14,211 mln euro
Debt/Equity : 0,6435

Debt 30-06-2014 / Ebitda 2013 : 20,643

Debiti verso fornitori 30/06/2014 : 304 mila euro

Immobilizzazioni tecniche 30/06/2014 6,458 mln euro

Simulazione recovery rate secondo i dati di bilancio al 30/06/2014 : 38,65%

Commento : società piccola,che presenta un buon conto economico. Nonostante ciò mostra un debito elevato rispetto all'ebita e di riflesso anche rispetto all'utile netto. Debt/Equity contenuto. Rischio moderatamente elevato, personalmente l'unica obbligazione convertibile degna di nota, dopo la carissima Sias, quotata su Borsa Italiana. Allocazione idonea max 2% dell'intero portafoglio.

giovedì 5 marzo 2015

Tenaris bilancio 2014

Q4 Volumi di vendita totali +7,66%
Tubi senza saldatura +12,03%
Tubi con saldatura -4,02%

Usa +26,99%
Sud America -6,4%
Europa +3,9%
Africa e Medioriente -37,58%
Asia e Oceania +2,68%

Quote dei ricavi
Usa 51,82%
Sud America 19,34%
Europa 8,53%
Africa e Medioriente 15,7%
Asia e Oceania 4,61%

Anno 2014 Volumi di vendita
Tubi senza saldatura +6,82%
Tubi con saldatura -15,63%

Quote dei ricavi
Usa +13,05%
Sud America -18,51%
Europa +3,82%
Africa e Medioriente -13,23%
Asia e Oceania -20,47%

Svalutazione assets (collegati al prezzo del petrolio e materie prime) :
Impairment pipe operations Colombia e Canada 206 mln
Usiminas investment Brazil, iron price, 49 mln
Queste due svalutazioni hanno inciso negativamente sul Q4 2014

Settorialmente e nello specifico, nel 2014, vi è stato un miglioramento dell'andamento dei ricavi provenienti da Usa,Ecuador,Africa sub-sahariana ed un calo da Arabia Saudita e Brazile.
Per il 2015 Tenaris si aspetta un declino del 30%,con un calo più marcato negli Usa e più graduale altrove. Nello specifico ,ci si aspetta un calo in Usa,Arabia Saudita,Africa,Asia,Mare del Nord. E un miglioramento in Argentina e Brazile.

Q4
Ricavi +0,09%
Costo del venduto +4,42%
Margine di profitto lordo 38% (dal 40,57%)
Spese di vendita,amministrative,generali -4,1%
Spese di vendita,amministrative, generali/profitto lordo 46,87% (dal 45,82%)
Costi finanziari -62,57%
Utile netto -52,28%
Margine di profitto netto 7,27% (15,25%)

Si denota un calo dei margini. Notare che il calo dell'utile netto è provocato dalle svalutazioni fatte dalla società e non da un aumento dei costi o un calo dei ricavi.
Nei prossimi mesi si auspica una riduzione dei costi amministrativi e generali per far fronte ad un probabile calo dei ricavi. Notevole il calo dei costi finanziari.Dimezzamento del Mpn.

2014
Ricavi -2,44%
Costo del venduto -2,62%
Margine di profitto lordo 39,18% (39,07%)
Spese di vendita, amministrative,generali +1,17%
Spese di vendita,amministrative,generali/profitto lordo 48,49% (46,89%)
Costi finanziari -36,99%
Utile netto -13,24%
Margine di profitto netto 13,21% (14,86%)

Notare che i ricavi hanno retto maggiormente nel Q4, nonostante un andamento del petrolio sfavorevole che per ora non incide ancora in maniera corposa sul bilancio.Calo del margine di profitto netto.

Stato patrimoniale 2014
Immobilizzazioni tecniche +10,39%
Attività immateriali -10,09%
Investimenti in partecipazioni -11,4%
Crediti finanziari +72,39%
Attività non correnti +2,8%

Ottimo l'aumento delle immobilizazioni tecniche e dei crediti finanziari. Calo delle attività immateriali.

Cash -32,04%
Rimanenze +2,86%
Crediti da riscuotere +21,53%
Crediti commerciali -0,99%
Altri investimenti +49,79%
Attività correnti +7,13%

Personalmente considero negativamente il calo della liquidità, ma probabilmente è dettato da ragioni ordinarie di natura aziendale, negativo l'aumento dei crdditi da riscuotere (i clienti posticipano i pagamenti). Andamento inverso e quindi negativo delle rimanenze rispetto ai ricavi.

Attività totali +4,68%

Patrimonio netto +4,02%

Passività totali +7,03%
Passività non correnti -17,88% di cui
Debito a lungo termine -87,48%
Altre passività +3,1%

Passività correnti +22,79% di cui
Debito a breve termine +41,43%
Altre passività +18,04%
Debiti commerciali -0,34%

Debito totale +7,34%
Debito a breve termine/debito totale 96,914% (dal 73,552%)

Valuto negativamente il voler aumentare il debito a breve e diminuire quello a lungo termine in un periodo di tassi bassi. Valuto negativamente il fatto che non siano aumentati i debiti commerciali.La società dovrebbefarsi aumentare i tempi di pagamento vista la congiuntura negativa. Auspico che la società aumenti il proprio debito al fine di fare qualche acquisizione importante in società con buoni margini e possibilmente verso diretti concorrenti con maggior apertura verso i paesi emergenti.

Debito totale/Utile netto 0,732 (da 0,591)
Debt/Equity 0,077 (0,0747)
Debt/Ebitda 0,367 (0,333)
Debt/Free cash flow 1,456 (0,7637)
Debt/(crediti commerciali+cash+rimanenze) 0,2884 (0,2632)
Passività/attività 0,2856 (0,2776)
Quoziente di liquidità 2,842 (3,257)

Valori patrimoniali imbarazzanti,in positivo. In cal a causa del deterioramento del conto economico. Urgente un aumento del debito non per elargire dividendi o operare buybacks. Ma per acquisizoni.

Free cash flow -43,81%
Capex +52,99%
Ocf -2,13%
Ccn +1,863 mld
Ammortamento +0,87%
Ammortamento/profitto lordo 11,455% (7,05%)
Interessi pagati -37,74%
Interessi/Utile di gestione 1,74%
Tax rate 30,02% (28,51%)

Forte calo del free cash flow,evidenziato da un forte aumento delle capex,ammortamento e interessi sotto controllo,Ccn troppo positiva,in controtendenza con i ricavi (fattore negativo).

Roa 8,191% (9,882%)
Roi 10,27%
Roe 10,53% (12,62%)
Rod (oneri/indebitamento finanziario lordo) 4,44% (7,57%)

Indici nella norma,sotto pressione, stupisce un Roe in calo nel 2014.

Dividendo 2015 0,45$

Sostenibilità dividendo 2014
Dividendo/Free cash flow 0,846 (0,416)
Ocf - attività da investimento- dividendi pagati= -161,234 mln
Dividendo/Utile netto 0,4243 (0,3343)

Dividendo ancora sostenibile, nel 2015 potrebbe non esserlo più. Si auspica che nel 2016 la società non lo aumenti.

Ev/Fcf 22,37
Ev/Ocf 6,95
Earnings yeld 10,08%
Peg ratio 3,1146
P/Book 1,3141
P/Sales 1,6294
P/E estimated 2015 16,6632

Rispetto al possibile andamento 2015 la società è prezzata equamente. In caso di andamento positivo del prezzo del petrolio,sul lungo termine la società quota a sconto.
Per tuto il 2015 difficile intravedere un andamento chiaramente positivo del mercato di riferimento.Nel medio termine le incognite sono numerose.


sabato 7 febbraio 2015

Gilead dati preliminari 2014

Gilead

TITOLO MOLTO VOLATILE E SPESSO IRRAZIONALE

Usciti alcuni dati sul quarto trimestre e sui 12 mesi del 2014.

Dati del Q4

Ricavi +137,33%
Costi totali +55,17% di cui
Costo del venduto +23,89%
Costo di vendita,costi generali e amministrativi +70,76%
Costi di ricerca +89,31%
Margine di profitto lordo 59,96%
Interessi +78,08%
Utile netto +339,9%
Margine di profitto netto 47,94%

Dati finali 2014

Ricavi+126,53%
Costi totali +44,13% di cui
Costo del venduto +32,49%
Costo di vendita,costi generali e amministrativi +75,57%
Costi di ricerca +34,62%
Margine di profitto lordo 60,7%
Interessi +34,2%
Utile netto +294,47%
Margine di profitto netto 49,27%

Commento: l'aumento dei ricavi è incoraggiante. Bisognerà monitorare l'andamento della prima trimestrale che vedrà la concorrenza di Abbvie. Ma il mercato europeo è ancora inesplorato.Quindi la coesistenza nello stesso settore dei farmaci contro l'epatite C potrà essere possibile. Vista l'enormità del mercato, anche in presenza di restrizioni governative dei vari sistemi nazionali europei.
I costi sono in forte aumento,cala a sorpresa il costo del venduto,aumentano giustamente i costi di ricerca,fatto positivo x una biotech. Si mantengono stabili i costi di vendita.Questi ultimi probabilmente sono destinati ad aumentare in futuro.
Esplodono gli interessi in seguito ad un aumento del debito. Atto sia a finanziari progetti futuri,sia per attuare il piano di buyback da 5mld.
Utile netto in forte aumento,visto il monopolio avuto nel 2014. Margine netto altissimo,in leggero calo;destinato a ridursi in seguito ad una possibile guerra dei prezzi con Abbvie.

Stato patrimoniale 2014

Liquidità +356,09%
Crediti commerciali +112,42%
Inventario -18,33%
Immobilizzazioni tecniche +43,57%
Attività immateriali -6,95%
Avviamento invariato
Attivo totale +53,52%

Cash in fortissimo aumento,esplodono al rialzo anche i crediti commerciali,ma meno dei ricavi e cn un calo dell'inventario. Ciò evidenzia una maggior velocizzazione della monetizzazione. In aumento anche le immobilizzazioni tecniche.

Debito totale +74,84% di cui
Debito a breve termine -12,32%
Debito a lungo termine +202,82%

Debito in forte aumento,la società approfitta dei bassi interessi.

Debt/Equity 1,19 (0,917) sotto controllo e minimo.
Debito totale/Utile netto 1,562 bassissimo
Roe 76,23%

Analisi settoriale ricavi

Usa 73,97%
Europa 21,24%
Altri paesi 4,79%

Q4 E 12 MESI 2014

Atripla -0,86% e -4,88%
Truvada +10,2% e +6,51%
Stribild +88,73% e +122,08%
Complera/Eviplera +32,82% e 51,61%
Viread +16,48% e +10,32%
Altri prodotti +23,38% e +15,12%

Quote dei farmaci sui ricavi totali
Harvoni 8,69%
Sovaldi 42,02%
Atripla 14,18%
Truvada 13,65%
Stribild 4,89%
Complera/Eviplera 5,02%
Viread 4,32%
Altri prodotti 6,88%