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giovedì 28 febbraio 2013

Tutto sulla Tobin Tax

TOBIN TAX 
A decorrere dalla seduta di borsa dell'1 marzo 2013 sara' introdotta una nuova tassa sulle transazioni finanziarie applicata alle azioni emesse da societa' italiane (Legge n. 228 del 24 Dicembre 2012), denominata "Tobin Tax"
La tassa avra' decorrenza in due momenti successivi: 


  • 1 Marzo 2013(data operazione ,non data valuta): la tassa sara' applicata sul controvalore delle operazioni di acquisto di azioni, al netto delle vendite effettuate nello stesso giorno. Saranno escluse le azioni emesse da societa' con capitalizzazione inferiore ai 500 milioni di euro eseguite su mercati regolamentati o MTF (sistemi multilaterali di negoziazione) nella seguente misura:
    - 0,12% fino al 31/12/2013 (0,1% dal 01/01/2014) per le operazioni concluse sui mercati regolamentati o MTF;
    - 0,22% fino al 31/12/2013 per le operazioni concluse fuori dai mercati regolamentati(OTC) o MTF (0,2% dal 01/01/2014).
  • 1 Luglio 2013: la tassa sara' applicata, in misura fissa in funzione del valore del contratto, alle operazioni di acquisto e di vendita di strumenti derivati (inclusi warrants, covered warrants e certificates) che abbiano come sottostante una o piu' azioni emesse da societa' italiane. Per le operazioni che avvengano in mercati regolamentati o su MTF l'imposta fissa e' ridotta a 1/5. 
  • E' inoltre prevista una tassa sulle operazioni ad alta frequenza generate da un algoritmo informatico che determina in maniera automatica le decisioni relative all'invio, alla modifica ed alla cancellazione degli ordini in un intervallo di tempo non superiore a mezzo secondo, sempre in riferimento agli strumenti finanziari indicati ai punti precedenti. Anche la tassa sulle operazioni ad alta frequenza entrera' in vigore in due momenti successivi: a partire dal 1 marzo 2013 per le operazioni su azioni e dall' 1 luglio 2013 per le operazioni su derivati, warrants, covered warrants e certificates.
    Sono escluse dall'ambito di applicazione dell'imposta le transazioni su obbligazioni e titoli di debito.
  • A titolo esemplificativo riportiamo i casi piu' probabili (si ipotizza che il titolo "A" sia emesso da una societa' con capitalizzazione superiore a 500 milioni di euro):
    Esempio I
    Acquisto in una stessa giornata:
    100 azioni "A" al prezzo di Euro 50.
    A fine giornata il saldo netto delle operazioni eseguite e' pari a 100.
    Il prezzo medio di acquisto dei titoli e' pari a Euro 50.
    La base imponibile dell'imposta e' quindi pari a: 100 x 50= Euro 5000
    L'imposta dovuta e' quindi pari a Euro 5000 x 0,12%= Euro 6.
    Esempio II
    Acquisto in una stessa giornata:
    100 azioni "A" al prezzo di Euro 50.
    Vendita nella stessa giornata:
    60 azioni "A" al prezzo di Euro 52.
    A fine giornata il saldo netto delle operazioni eseguite e' pari a 100-60=40, per cui l'imposta dovra' essere corrisposta solo su 40 azioni:
    40 x 50 (prezzo delle azioni in acquisto) = Euro 2000
    L'imposta dovuta e' quindi pari a Euro 2000 x 0,12%= Euro 2,4

    Se nella stessa giornata il numero di azioni "A" in acquisto e' uguale al numero di azioni "A" in vendita, la tassa sulle operazioni di compravendita effettuate sull'azione "A" non e' applicata.

    Ricordiamo che la tassa e' applicata sulle transazioni e non sul mantenimento delle azioni in portafoglio. 
La Tobin Tax non si paga su:
-Etf ed Etc (sono considerati fondi)
-Azioni al di sotto dei 500 mln di capitalizzazione
-Obbligazioni
-Titoli di stato
-Operazioni intraday sulle azioni(compreso l'After Hour)
-Azioni estere
-Derivati esteri come sul Dax,Eurostoxx,Bund...
-Prodotti assicurativi (come Unit Linked e Index Linked)
-Fondi di investimento e Sicav
-Forex (valuta)
-Commodity (materie prime)
-Derivati su valute,tassi d'interesse,commodity
-Operazioni su azioni in leva e con marginazione intraday
-Stm,Tenaris,Bbiotech  che hanno sede legale in lussemburgo e in svizzera
-Titoli di finanza etica
-Sono esenti donazioni e successioni
-Azioni estere sul segmento Mta
La Tobin Tax si paga su:
-Azioni al di sopra dei 500 mln di capitalizzazione in operazioni multiday
-Short nel momento in cui ci si ricopre(quando si vende non si paga perchè è una vendita,saldo negativo, e non un acquisto),in multiday( in intraday non si paga perchè il saldo con la vendita diventa negativo,mentre con la ricopertura diventa 0 esempio -500 +500=0)
-Usando dei software automatici con invio,modifica,cancellazione di ordini in un tempo inferiore al mezzo secondo.Su smart order routing.
-Covered Warrant,Warrant,Opzioni,Certificati,Futures,Cfd,Opzioni Binarie e altri derivati su azioni e indici italiani(la Tobin viene pagata sia in acquisto che in vendita,sia in operazioni intraday che in multiday)
-Gli investitori esteri vengono trattati come gli investitori residenti in Italia
-Operazioni su azioni in leva e con marginazione multiday
-Operazioni su azioni italiane con capitalizzazione superiore ai 500 mln quotate sui mercati esteri



Azioni con almeno 500 mln di capitalizzazione al 30 novembre 2012
A2A
Acea
Amplifon
Ansaldo Sts
Atlantia
Autogrill
Autostrada Torino Milano
Azimut
Banca Carige
Banca Generali
Banca popolare dell'Emilia Romagna
Banca popolare di Milano
Banca popolare di Sondrio
Banco Popolare
Beni Stabili
Brembo
Brunello Cucinelli
Buzzi Unicem
Campari
Cattolica assicurazioni
Cir
Credem
Credito Bergamasco
Danieli & C risparmio
Danieli & C
De Longhi
Diasorin
Ei towers
Enel green power
Enel
Eni
Erg
Exor priv
Exor
Fiat industrial
Fiat
Finmeccanica
Fondiaria Sai
Gemina
Generali
Hera
Ima
Impregilo
Indesit
Interpump
Intesa San Paolo risparmio
Intesa San Paolo
Iren
Italcementi
Lottomatica
Luxottica
Mediaset
Mediobanca
Mediolanum
Milano assicurazioni
Mps
Parmalat
Piaggio
Pirelli
Prysmian
Rcs Mediagroup
Recordati
Saipem
Salvatore Ferragamo
Saras
Sias
Snam
Sorin
Telecom Italia risparmio
Telecom Italia
Terna
Tod's
Ubi banca
Unicredit
Unipol





Società con capitalizzazione al di sotto dei 500 mln al 30 Novembre 2012
MARR SPA MTA 485,49
CREDITO VALTELLINESE SOCIETA' COOPERATIVA MTA 474,48
ASTALDI SPA MTA 455,16
SOL SPA MTA 401,47
SAFILO GROUP SPA MTA 398,66
SAVE SPA MTA 393,56
ZIGNAGO VETRO SPA MTA 390,31
CAMFIN SPA MTA 390,03
DEA CAPITAL SPA MTA 387,09
ITALMOBILIARE SPA MTA 382,71
DATALOGIC SPA MTA 361,21
ENGINEERING - INGEGNERIA INFORMATICA - SPA MTA 330,10
VITTORIA ASSICURAZIONI SPA MTA 318,73
GRUPPO EDITORIALE L'ESPRESSO SPA MTA 317,97
BANCA INTERMOBILIARE DI INVESTIMENTI E GESTIONI SPA MTA 309,78
TREVI - FINANZIARIA INDUSTRIALE SPA MTA 304,86
ASCOPIAVE SPA MTA 302,68
NICE SPA MTA 299,35
COFIDE - GRUPPO DE BENEDETTI SPA MTA 296,40
BANCA IFIS SPA MTA 293,17
ACEGAS - APS SPA MTA 292,57
FALCK RENEWABLES SPA MTA 276,10
ARNOLDO MONDADORI EDITORE SPA MTA 268,48
MARCOLIN SPA MTA 261,49
BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA SPA MTA 252,74
IGD IMMOBILIARE GRANDE DISTRIBUZIONE SIIQ SPA MTA 246,97
CEMENTIR HOLDING SPA MTA 245,05
TELECOM ITALIA MEDIA SPA MTA 236,51
BONIFICHE FERRARESI SPA MTA 221,75
GAS PLUS SPA MTA 218,08
SOGEFI SPA MTA 215,00
JUVENTUS FOOTBALL CLUB SPA MTA 211,11
TAMBURI INVESTMENT PARTNERS SPA MTA 203,05
CAIRO COMMUNICATION SPA MTA 195,66
REPLY SPA MTA 187,15
FIERA MILANO SPA MTA 164,73
BANCA PROFILO SPA MTA 157,80
ALERION CLEAN POWER SPA MTA 157,33
LANDI RENZO SPA MTA 156,98
ESPRINET SPA MTA 155,51
ROSETTI MARINO MAC 141,09
MAIRE TECNIMONT SPA MTA 140,43
SAES GETTERS SPA MTA 136,69
IMMSI SPA MTA 134,26
VIANINI LAVORI SPA MTA 133,38
CALTAGIRONE SPA MTA 131,68
RISANAMENTO SPA MTA 129,91
POLTRONA FRAU SPA MTA 129,28
GRUPPO MUTUIONLINE SPA MTA 129,23
INTEK GROUP SPA MTA 125,83
MITTEL SPA MTA 114,63
CALTAGIRONE EDITORE SPA MTA 112,82
CEMBRE SPA MTA 104,77
ACOTEL GROUP SPA MTA 102,27
BASIC NET SPA MTA 101,22
SEAT PAGINE GIALLE SPA MTA 99,58
SABAF SPA MTA 99,17
DELCLIMA SPA MTA 96,99
BANCA FINNAT EURAMERICA SPA MTA 93,38
AEROPORTO DI FIRENZE - ADF SPA MTA 91,92
PININFARINA SPA MTA 91,16
EMAK SPA MTA 90,14
FNM SPA MTA 89,98
CARRARO SPA MTA 88,87
EDISON SPA MTA 88,64
BOERO BARTOLOMEO SPA MTA 88,44
MOLECULAR MEDICINE SPA MTA 86,26
SAT - SOCIETA' AEROPORTO TOSCANO GALILEO GALILEI SPA MTA 83,77
SERVIZI ITALIA SPA MTA 83,24
RETELIT SPA MTA 81,90
TISCALI SPA MTA 81,69
PIQUADRO SPA MTA 81,32
M&C SPA MTA 80,70
PRIMA INDUSTRIE SPA MTA 80,43
UNI LAND SPA MTA 80,14
EL.EN. SPA MTA 78,61
DAMIANI SPA MTA 78,16
TERNIENERGIA SPA MTA 77,54
AUTOSTRADE MERIDIONALI SPA MTA 73,61
BEGHELLI SPA MTA 72,26
BIESSE SPA MTA 69,92
AS ROMA SPA MTA 66,86
SNAI SPA MTA 66,17
BRIOSCHI SVILUPPO IMMOBILIARE SPA MTA 65,49
PRELIOS SPA MTA 63,25
MERIDIANA FLY SPA MTA 62,03
ELICA SPA MTA 61,75
AEDES SPA MTA 61,09
AEFFE SPA MTA 60,30
BANCA POPOLARE DELL'ETRURIA E DEL LAZIO SCARL MTA 59,27
PREMAFIN FINANZIARIA SPA HOLDING DI PARTECIPAZIONI MTA 57,03
RATTI SPA MTA 54,91
CICCOLELLA SPA MTA 54,50
LA DORIA SPA MTA 52,60
RENO DE MEDICI SPA MTA 51,46
BANCA POPOLARE DI SPOLETO SPA MTA 51,29
BOLZONI SPA MTA 51,27
DADA SPA MTA 50,32
MADE IN ITALY 1 AIMMA 49,80
BANCO DI SARDEGNA SPA MTA 48,22
ACSM-AGAM SPA MTA 47,48
METHORIOS CAPITAL SPA AIMMA 47,37
PREMUDA SPA MTA 47,12
SEI ENERGIA MAC 45,92
TESMEC SPA MTA 45,28
MONRIF SPA MTA 44,00
INTEK SPA MTA 43,72
PANARIAGROUP INDUSTRIE CERAMICHE SPA MTA 43,13
MID INDUSTRY CAPITAL SPA MTA 42,44
FINTEL ENERGIA GROUP SPA AIMMA 42,33
IRCE SPA - INDUSTRIA ROMAGNOLA CONDUTTORI ELETTRICI MTA 40,64
INDUSTRIA E INNOVAZIONE SPA MTA 40,12
EUROTECH SPA MTA 39,93
GEFRAN SPA MTA 39,06
VALSOIA SPA MTA 38,99
CAD IT SPA MTA 38,74
ISAGRO SPA MTA 38,63
POLIGRAFICI EDITORIALE SPA MTA 37,97
ENERVIT SPA MTA 37,47
ITAL TBS TELEMATIC & BIOMEDICAL SERVICES SPA AIMMA 35,87
TXT E-SOLUTIONS SPA MTA 35,30
B&C SPEAKERS SPA MTA 33,74
BORGOSESIA SPA MTA 33,58
EXPRIVIA SPA MTA 32,81
COBRA AUTOMOTIVE TECHNOLOGIES SPA MTA 32,54
STEFANEL SPA MTA 32,41
CSP INTERNATIONAL FASHION GROUP SPA MTA 31,01
SOCIETA' SPORTIVA LAZIO SPA MTA 30,89
VIANINI INDUSTRIA SPA MTA 30,61
K.R.ENERGY SPA MTA 30,11
CONAFI PRESTITO' SPA MTA 29,88
SCREEN SERVICE BROADCASTING TECHNOLOGIES SPA MTA 28,32
RAFFAELE CARUSO MAC 27,97
PRIMI SUI MOTORI AIMMA 26,70
ACQUE POTABILI SPA - SOCIETA' PER CONDOTTA DI ACQUE POTABILI MTA 26,50
FRENDY ENERGY AIMMA 26,20
BIANCAMANO SPA MTA 26,00
MEDIACONTECH SPA MTA 24,19
IL SOLE 24 ORE SPA MTA 23,56
SADI SERVIZI INDUSTRIALI SPA MTA 22,99
COMPAGNIA IMMOBILIARE AZIONARIA - CIA SPA MTA 22,57
KINEXIA SPA MTA 21,79
FULLSIX SPA MTA 21,57
NOEMALIFE SPA MTA 21,38
CLASS EDITORI SPA MTA 21,32
RCF GROUP SPA MTA 20,91
VALORE ITALIA HOLDING DI PARTECIPAZIONI MAC 20,08
I GRANDI VIAGGI SPA MTA 19,70
CENTRO SERVIZI METALLI MAC 19,06
DIGITAL BROS SPA MTA 18,48
AMBROMOBILIARE AIMMA 17,74
CALEFFI SPA MTA 16,62
GABETTI PROPERTY SOLUTIONS SPA MTA 16,26
MONDO TV SPA MTA 15,82
TAS TECNOLOGIA AVANZATA DEI SISTEMI SPA MTA 15,65
CENTRALE DEL LATTE DI TORINO & C. SPA MTA 15,58
BIALETTI INDUSTRIE SPA MTA 15,03
ZUCCHI SPA - VINCENZO ZUCCHI MTA 14,99
NOVA RE SPA MTA 14,58
ERGYCAPITAL SPA MTA 14,26
GRUPPO CERAMICHE RICCHETTI SPA MTA 14,26
BASTOGI SPA MTA 14,02
MONTEFIBRE SPA MTA 13,79
AREA IMPIANTI MAC 13,73
FIRST CAPITAL AIMMA 13,62
EEMS ITALIA SPA MTA 13,36
AICON SPA MTA 13,04
CHL - CENTRO HL DISTRIBUZIONE SPA MTA 12,66
AION RENEWABLES SPA MTA 12,37
POLIGRAFICI PRINTING SPA AIMMA 12,25
FIDIA SPA MTA 11,95
ROSSS SPA MTA 11,92
BE THINK, SOLVE, EXECUTE SPA MTA 11,72
PIERREL SPA MTA 11,47
ITWAY SPA MTA 9,85
ARENA AGROINDUSTRIE ALIMENTARI SPA MTA 9,37
EUKEDOS SPA MTA 9,32
BIOERA SPA MTA 8,92
OLIDATA SPA MTA 8,90
SOFTEC AIMMA 8,77
BEST UNION COMPANY SPA MTA 8,28
SOFT STRATEGY MAC 7,36
COMPAGNIA DELLA RUOT AIMMA 6,65
ARC REAL ESTATE MAC 6,22
MOVIEMAX MEDIA GROUP SPA MTA 6,15
CDC POINT SPA MTA 5,76
ANTICHI PELLETTIERI SPA MTA 5,61
PRAMAC SPA IN LIQUIDAZIONE MTA 5,14
IKF SPA AIMMA 5,06
INVESTIMENTI E SVILUPPO SPA MTA 4,88
POLIGRAFICA S. FAUSTINO SPA MTA 4,59
PMS SPA AIMMA 4,51
GIOVANNI CRESPI SPA MTA 4,25
MERIDIE SPA MTA 3,60
IMVEST MAC 3,51
DMAIL GROUP SPA MTA 3,28
RICHARD GINORI 1735 SPA - IN LIQUIDAZIONE MTA 3,16
SOPAF SPA IN LIQUIDAZIONE MTA 3,02
COGEME SET SPA IN LIQUIDAZIONE MTA 3,01
CAPE LISTED INVESTMENT VEHICLE IN EQUITY SPA MTA 2,70
RDB SPA MTA 2,46
VITA SOCIETA EDITORI AIMMA 2,15
LVENTURE GROUP SPA MTA 1,77
GRUPPO EFFEGI MAC 1,59
UNIONE ALBERGHI ITAL AIMMA 1,37
SINTESI SOCIETA' DI INVESTIMENTI E PARTECIPAZIONI SPA MTA 0,15
BANCA POP DI APRILIA Hi-MTF -
CARISPAQ Hi-MTF -
BANCA DI SASSARI Hi-MTF -
BANCA POP RAVENNA Hi-MTF -
BANCA POP LANCIANO E SULMONA Hi-MTF -
BANCA POP DEL MEZZOGIORNO Hi-MTF -
BANCA DELLA CAMPANIA Hi-MTF -
BANCA APULIA ORD Hi-MTF -
BANCA APULIA PRIV Hi-MTF -
BANCA DI TREVISO Hi-MTF -
BANCA POPOLARE DI SVILUPPO Hi-MTF -
CASSA DI RISPARMIO DI FABRIANO E CUPRAMONTANA Hi-MTF -
TERCAS Hi-MTF -

martedì 26 febbraio 2013

Effetto ingovernabilità Italia,il giorno dopo le elezioni

Spread a 342,87 +32,2% Asta Bot 6m da 0,731% a 1,237%
Ftse Mib  a 15552,2 -4,89%
Ftse 100 a 6270,44 -1,34%
Dax 30 a 7597,11 -2,27%
Eurostoxx 50 a 2570,52 -3,07%
Dow Jones a 13852,5 +0,496% causa vendite nuove abitazioni (437mila,previsione 381mila, precedente 378mila)
Oro a 1612,3
Greggio a 92,45
Eur/$ 1,3043
Future Btp 108,23 -2,32%
Peggiori ribassi del Ftse Mib:
Banco Popolare -10,471%
Mediolanum -10,274%
Intesa -9,071%
Mediobanca -8,636%
Unicredit -8,457%
A2A -8,36%
Bper -8,163%
Ubi Banca -7,265%
Telecom -7257%
Generali Ass. -6,54%

Sottolineo il masochismo di Carige. Ieri sera hanno annunciato un Adc di 800 mln. Tempismo perfetto (Cda il 19 marzo 2013) -7,8%

La candela ieri era molto ''brutta'' e oggi l'abbiamo notato sui mercati. Volatilità elevata e rottura della  banda down di Bollinger. Quindi un segno molto negativo.

Volumi negativi in forte aumento. Probabilmente domani i volumi saranno inferiori.

Macd in netto calo,con proseguimento negativo, maggior vigore del movimento (nel cerchio nero)

Non siamo ancora in ipervenduto,quindi attenzione.

Obv in calo (è normale),ieri molti saranno rimasti ''incastrati'' e avranno venduto oggi in forte perdita.

Momentum in netto calo,accelerazione del movimento negativo

Da notare che la MM 14 incrociando la MM 55 ha dato un forte segnale d'inversione del trend


IO RIMARREI FLAT.


lunedì 25 febbraio 2013

Effetto Silvio B. sui mercati

Cercherò di essere imparziale e apolitico in questa mia analisi della giornata appena conclusasi del 25/02/2013.

Alle 16:09
il Ftse Mib passa da 16795 a 16155 delle 16:54 ovvero -3,811%.
Chiusura a 16352 +0,73%.
il Dax passa da 7842,92 a 7731,62 delle 16:55 ovvero -1,419%.
Chiusura a 7773,19 +1,45%
Alle 15:09 (fuso orario)
il Ftse 100 passa 6387,12 a 6325,51 delle 15:56 ovvero -0,965%.
Chiusura a 6355,37 +1,01%
Cambio Euro/Dollaro alle 15:08 passa da 1,3287 a 1,3162 delle 17:01 ovvero -0,941%
Petrolio alle 15 passa da 93,59 a 92,97 delle 16:45 ovvero -0,663%
Dow Jones alle 16 da 14071,5 a 13936,5 delle 17:55 ovvero -0,96
Vix alle 16 da 14,08 a 15,28 delle 17:55 ovvero +8,523% esplosione di volatilità (ricordo che a 21 c'è il panic selling)
Future Btp alle 16 da 113,88 a 111,49 delle 17:55 ovvero -2,1%
Spread Btp/Bund 10 anni alle 15:35 da 255  a 280,34 delle 17:29 ovvero +9,94% (forte aumento)


Tanto per non avere dubbi,volumi enormi,guadagno irrisorio (vedasi la candela) e accumulo/distribuzione in forte calo.
Persino l'Oro è rimbalzato a 1589.

 Consiglio l'uso di etf short per proteggersi,in piena strategia di copertura (hedging).

domenica 24 febbraio 2013

Coefficienti Alfa,Beta,Beta2,RQuadro

Formula di regressione:

Rendimento prodotto= Alfa + Beta x variazioni del benchmark

Coefficiente Alfa:
indica la capacità del prodotto finanziario di battere sistematicamente il benchmark di riferimento.
L'indice di regressione Alfa misura quanto rende statisticamente un prodotto nel caso in cui il mercato di riferimento rimanga invariato.
Maggiore è Alfa, più elevata è la capacità del prodotto di ottenere statisticamente rendimenti positivi ed elevati rispetto al benchmark. Alfa può anche essere negativo qualora il prodotto sottoperformi stabilmente il benchmark di riferimento.

Coefficiente Beta:
indica la sensibilità del prodotto al mercato di riferimento. Il valore di equilibrio è 1,ovvero quando il prodotto ha una neutralità rispetto agli spostamenti del mercato,ovvero correlazione massima.
Se Beta è maggiore di 1 il prodotto amplifica i movimenti del benchmark,ovvero guadagnare o perdere di più.
Se Beta è minore di 1 si avrà una riduzione delle oscillazioni di prezzo rispetto al mercato di riferimento.,ovvero guadagnare o perdere di meno.




Coefficiente Beta2:
indica il coefficiente angolare della parabola di regressione. Se Beta2 è positivo,il prodotto tenderà ad avere performance più elevate con rendimenti maggiori del benchmark; se Beta2 è negativo in presenza di rendimenti elevati del mercato di riferimento il prodotto realizzerà performance più limitate.

Coefficiente RQuadro:
è il coefficiente di correlazione. Se il valore è 1 la correlazione col benchmark di riferimento è massima.

venerdì 22 febbraio 2013

Equiduct

Equiduct è un segmento del Mercato Regolamentato della Borsa di Berlino.
La Borsa di  Berlino è un Mercato Regolamentato  il quale dal 2009 include Equiduct, il segmento dedicato al trading elettronico.

Equiduct, per ciascun titolo, raccoglie e aggrega le quotazioni fornite dalla borsa ufficiale e dai diversi mercati alternativi:
Multilateral Trading Facility – MTF, quali Chi-X, BATS, Turquoise
 creando un cosiddetto “book consolidato” che rappresenta la liquidità disponibile in Europa sul titolo.


Per esempio, se un titolo viene quotato in diversi mercati e:
 la borsa ufficiale offre 100 azioni a 10 €
 il mercato alternativo Chi-X ne offre 200 a 10 €
 il mercato alternativo BATS ne offre 250 a 10 €
 il mercato alternativo Turquoise ne offre 350 a 10 €
Equiduct offrirà 100+200+250+350 = 900 azioni a 10 €



Equiduct utilizza questo metodo  per rappresentare il last price. Equiduct considera tutte le transazioni eseguite su tutti i mercati in un dato secondo, le aggrega e forma un prezzo che corrisponde alla media aritmetica dei vari prezzi di eseguito
Ad esempio, se all’interno dello stesso secondo:
 100 azioni vengono eseguite su Chi-X a 10.20 €
 200 azioni vengono eseguite su Bats a 10.10 €
 150 azioni vengono eseguite sulla borsa ufficiale a 10.25 €
Quindi, il last price di Equiduct sarà 450 azioni eseguite a 10.172 €




Gli orari di negoziazione di Equiduct sono i seguenti:
 9:00 → 9:10 : Processo di formazione del prezzo di apertura di Equiduct. Alle 08:59:30 Equiduct attiverà il periodo di congelamento dell’apertura, durante il quale l’inserimento, la modifica o la cancellazione degli ordini prima dell’avvio della negoziazione continua non sono consentiti
 09:10 → 17:30 : Negoziazione continua
17:30 → 17:40 : Processo di formazione del prezzo di chiusura di Equiduct. La negoziazione continua termina alla 17:30 tuttavia l’inserimento, la modifica o la cancellazione degli ordini è consentita fino all’avvio del periodo di Congelamento della Chiusura alle 17:34:30


Tassazione dividendi distribuiti da aziende estere

I dividendi distribuiti dai titoli italiani ed esteri sono classificati tra i redditi di capitale (art 44 del Tiur).

La ritenuta fiscale è del 20% e sarà la Banca stessa ad applicare l'imposta.
Nel caso invece di dividendi di azioni estere possedute in portafoglio, tali proventi subiranno un regime di doppia imposizione fiscale; nel paese d'origine saranno tassati con l'aliquota stabilita dalla normativa  tributaria propria del paese estero, poi in Italia sarà applicata l'aliquota del 20% sul netto frontiera.

Ma l'aliquota d'imposta versata allo stato estero può essere ridotta:
qualora l'investitore abbia prodotto apposita modulistica comprovante che  è residente in Italia e con essa fà richiesta di tassazione ad aliquota ridotta con annessa presenza di accordi tra il Ministero delle Finanze italiano e lo stato estero (ovvero le convenzioni contro le doppie imposizioni dei redditi finanziari).

E' compito dell'investitore far prevenire al più presto attraverso la propria banca o richiedendo direttamente all'agenzia delle entrate dello stato estero, i prospetti certificativi atti a ottenere l'applicazione dell'aliquota ridotta.

La pratica però ha un costo che è giustificabile soltanto in caso di dividendi di un certo importo.

giovedì 21 febbraio 2013

Lo strano caso Nasdaq (short)

Da circa 3 mesi mi sono accorto di un particolare movimento dell'indice Nasdaq Composite.



Indice in rialzo da metà  novembre 2012 ma Obv in calo evidente da metà settembre 2012 : perchè?

Io la chiamo fase di distribuzione. Nuovi volumi in calo.

Macd che da febbraio stà calando lentamente


 Momentum in lateralizzazione e leggero calo


 Rsi in lateralizzazione e in calo. Si rischia di rompere il rettangolo e di scendere verso l'ipervenduto.



Tra l'altro sottolineo il Vix molto basso, in rialzo a 14,68 ovvero il massimo dal 2 gennaio 2013.
Infine secondo i Commitment of traders del 12 febbraio 2013 i Commercials sul futures Nasdaq E-mini sono corti per 284074 lunghi per 218444 mentre il parco buoi è lungo per 86017 e corto per 28672.

http://futures.tradingcharts.com/cotcharts/NQ

martedì 19 febbraio 2013

Strategia Asset Allocation: Constant Proportion

STRATEGIA CONSTANT PROPORTION
E' una strategia dinamica di asset allocation. Definisce l'allocazione del patrimonio in un'attività rischiosa come proporzione costante (m) di un parametro detto ''cuscino'' (c).
Il cuscino è la differenza tra il valore del portafoglio e il valore minimo del patrimonio fissato dall'investitore (floor) secondo la propria percezione di rischio.
Il floor è il minimo al di sotto del quale il patrimonio non può andare.E' quindi una strategia di controllo del rischio usando l'asset allocation.
Teoricamente i guadagni sono illimitati.
 
Formula:
 
E= m x (A- Floor)

dove E= valore da investire nell'attività rischiosa
        m= un multiplo (in funzione della propensione al rischio dell'investitore)
        A= valore del patrimonio
        A-Floor= ''cuscino''

Confronto con le strategie Constant Mix e Buy and Hold

Mercato volatile senza trend:
La Constant Proportion viene battuta sia dalla Constant Mix sia dalla Buy and Hold

Mercato con trend crescente
La Constant Proportion batte sia la Constant Mix sia la Buy and Hold, perchè il ribilanciamento segue criteri d'investimento ciclici.L'attività rischiosa viene acquistata quando il suo valore aumenta e venduta quando scende.

Mercato con trend decrescente
La Constant Proportion batte sia la Constant Mix sia la Buy and Hold, perchè vi è una graduale diminuzione dell'attività del rischio.L'attività rischiosa viene acquistata quando il suo valore aumenta e venduta quando scende. E' definita anche Constant Proportion Portfolio Insurance, perchè il valore del portafoglio non può scendere al di sotto del floor.


Ha un 'estrema importanza  il parametro m.
Infatti più questo valore è alto più la strategia è efficiente sia con mercato orso sia con mercato toro.

Tuttavia il valore potrebbe scendere al di sotto del floor nel caso in cui nell'intervallo di tempo del bilanciamento subisca una variazione negativa pari a 1/m

lunedì 18 febbraio 2013

ETF,funzionamento

In un precedente post  ho parlato della tassazione che riguarda gli etf.
Ma cosa sono?
Personalmente sono prodotti essenziali all'interno di un portafoglio per consentire un'ampia diversificazione.
Sono fondi passivi indicizzati.
I vantaggi:
-Trasparenza:1)chiaro obbiettivo d'investimento del fondo 2) informazioni sui titoli sottostanti giornalieri 3) costo complessivo annuo (TER) esplicito
-Liquidità:1) sono quotati in Borsa e possono essere scambiati facilmente 2)un etf è liquido quando sono liquidi i sottostanti
-Diversificazione:1) investire su un intero indice con una contrattazione 2) gli etf coprono un'ampia gamma di asset class
-Costi:1)i costi sono efficienti sia rispetto ai fondi comuni d'investimento sia rispetto ai certificati

Altre caratteristiche:
-Generano rendimenti collegati a un livello di benchmark
-Possono esserci sia etf semplici sia etf strutturati.
-Non c'è rischio emittente dell'etf (ma c'è rischio controparte nel caso di etf Swap based con un rischio massimo del 10% secondo direttive UCITS).
-Non c'è rischio di selezione del gestore,perchè sono fondi passivi
-Nessuna penale o commissione di uscita
-Nessuna soglia di investimento
- A volte distribuiscono dividendi
-Vi è lo spread denaro/lettera

Naturalmente per investire in etf bisogna capirne il funzionamento. Spesso molti investitori sottovalutano questo aspetto, con spiacevoli conseguenze.

ETF A REPLICA FISICA
Replica completa di un indice: si comperano tutti i titoli sottostanti di un indice.Vi è totale trasparenza,nessun rischio controparte e correlazione massima col benchmark di riferimento
Replica tramite campionamento:spesso replicare un indice completamente è difficile e fà aumentare i costi di negoziazione.Molti etf usano tecniche di replica a campione o di ottimizzazione.Però abbiamo un tracking error,ovvero la replicazione non è perfetta.Di solito si comprano i titoli più liquidi.

ETF SWAP-BASED
Replica sintetica: l'etf detiene un paniere di titoli indicati dalla controparte dello swap e stipula un contratto per scambiare la performance del paniere con la performance dell'indice di riferimento.Il paniere non conterrà tutte le azioni dell'indice,ma quelle più liquide.
Esempio di funzionamento di un etf con swap total return:
Il paniere di un etf aumenta del 5%. L'indice di riferimento (il benchmark) aumenta del 7%.
Grazie al contratto swap l'emittente dell'etf paga alla banca proprietaria dello swap il 5% e incasserà il 7%.
Lo swap è responsabile dell'integrazione del 2%.
I vantaggi sono una maggior precisione nella replica di un benchmark e un accesso  illimitato ai mercati,come quelli emergenti o alle commodity.
Lo svantaggio è il rischio controparte per l'ammontare dello swap (limitato al 10%).Spesso gli emittenti di etf swap based usano più contratti swap per limitare questo rischio.

COSTI
Costi espliciti di gestione in un anno.La media per l'azionario  è 0,37% , per l'obbligazionario 0,16%.
Costi di negoziazione ovvero lo spread denaro/lettera
Costi impliciti:il ribilanciamento dell'indice sottostante (applicati sul prezzo).Di solito sono intorno allo 0,01%.
Securities lending o prestito titoli: molti fondi generano rendimenti a basso rischio tramite il prestito titoli a terze parti.Questo comporta il pagamento di una commissione e un collaterale di garanzia.


Infine abbiamo gli etf strutturati.
Etf a leva, con partecipazione proporzionale alla leva
Etf short con o senza leva, quindi a partecipazione inversa
Etf protective put, con protezione del valore del portafoglio
Etf covered call o buy-write, ovvero assunzione di una posizione lunga e una posizione corta in un' opzione
call con strike out of the money del 5%.

mercoledì 13 febbraio 2013

ETF:FISCALITA'


Analizziamo in dettaglio il regime fiscale a cui sono sottoposti gli Exchange Traded Funds.
In Italia, gli ETF sono sottoposti alla tassazione fiscale tipica degli Organismi d’Investimento Collettivo del Risparmio (OICR).
Data la loro continua negoziazione in borsa, che comporta una usuale discrepanza tra prezzo dello strumento ed il suo Net Asset Value (NAV), è stato necessario suddividere i guadagni derivanti dalla loro compravendita in due tipologie di reddito:

-     redditi da capitale: ottenuti dall’incremento di valore attuale netto delle quote e dagli eventuali dividendi percepiti.
-     redditi diversi: ottenuti dalle plusvalenze o minusvalenze derivanti dalla differenza tra i prezzi di compravendita dell’ETF ed il Nav delle quote.


I redditi da capitale sono determinati dalla differenza tra il NAV dell’ETF al momento della vendita ed il NAV dell’ETF al momento dell’acquisto (tale differenza è anche definita come “delta NAV”). Se l’operazione di compravendita avviene all’interno di una singola giornata, il NAV sarà pari a zero; se la compravendita invece si svolge nell’arco di più giorni, si provvederà a calcolare la media ponderata per il numero di quote dei rispettivi NAV. Nel caso di distribuzione di dividendi inoltre, questi ultimi contribuiscono alla formazione del reddito di capitale.
Ponendo il Net asset value del giorno della vendita pari a “NAVv” e il Net asset value del giorno d’acquisto pari a “NAVa”, avremo in formula:

-      Reddito da capitale = (NAVv – NAVa)

I redditi diversi, si ottengono invece sottraendo alla differenza tra prezzo di vendita e di acquisto dell’ETF il delta NAV, ossia i redditi da capitale.
Anche in questo caso, se le quote sono frutto di operazioni svolte sull’arco di più giorni, si provvederà a calcolare un prezzo medio di acquisto ponderato per il numero di quote possedute dall’investitore.
Ponendo il prezzo di vendita pari a “Pv” ed il prezzo d’acquisto pari a “Pa”, avremo in formula:

-      Reddito diverso = (Pv – Pa) – (NAVv – NAVa)

Per illustrare queste due tipologie di reddito con un esempio numerico, supponiamo di acquistare un ETF al prezzo di 10€ e con NAV pari a 9,6€ e di rivenderlo il giorno successivo al prezzo di 12€ e con un NAV pari a 11€.
Il reddito da capitale sarà pari alla differenza tra il NAV del giorno di vendita  ed il NAV del giorno di acquisto ossia 11 – 9,6= 1,4.
Il reddito diverso, sarà invece pari alla differenza tra prezzi di vendita e d’acquisto meno il delta del NAV ossia (12-10) - (11-9,6) = 0,6.
Da notare come nel caso la differenza tra NAV porti ad un valore negativo, il reddito da capitale si assumerà pari a zero.
Queste due tipologie di reddito sin qui esaminate, possono essere soggette a differenti tipi di tassazione in funzione di due dimensioni:

-      l’armonizzazione o meno dell’ETF
-      il regime fiscale a cui è sottoposto l’investitore1

Gli ETF si possono infatti distinguere in ETF di diritto estero armonizzati, ETF di diritto italiano ed ETF di diritto estero non armonizzati. Gli ETF armonizzatinon armonizzati. Sono armonizzati tutti gli Exchange Traded Funds quotati a Milano e lo sono la maggior parte di quelli quotati nei paesi dell’area euro. Non sono armonizzati invece tutti gli ETF che sono trattati all’infuori dell’Unione Europea. Prima di proseguire, occorre sottolineare come i fondi di diritto italiano risultino enormemente penalizzati dalla tassazione a cui sono soggetti. Questi infatti , sono tassati quotidianamente sull’incremento di valore del fondo, indipendentemente dall’effettiva realizzazione di capital gains. Proprio per questo motivo, non esistono al momento ETF di diritto italiano; nel trattare la fiscalità di questi strumenti, saranno analizzati dunque solamente i casi di “ETF armonizzati” e “non armonizzati”. Per capire se un ETF è o meno armonizzato, sarà necessario leggere il suo prospetto informativo. Per semplificare, possiamo comunque sottolineare come tutti gli ETF attualmente quotati su Borsa Italiana siano armonizzati, lo possano essere o meno quelli quotati su borsa europea, e siano generalmente non armonizzati quelli USA. sono conformi a quelle che sono le direttive europee UCITS (Undertakings For Collective Investment in Transferable Securities); non lo sono invece quelli
Per quanto riguarda il regime fiscale a cui può essere sottoposto l’investitore, possiamo distinguerne tre tipologie:

-     Regime del risparmio amministrato: il cliente provvede personalmente a scegliere gli investimenti da effettuare, ma gli adempimenti fiscali vengono delegati alla banca, che agisce come sostituto d’imposta.
-     Regime dichiarativo: il cliente che scelga questo regime fiscale provvederà di persona sia alla scelta degli investimenti sia agli adempimenti fiscali, riportando nella sua dichiarazione dei redditi le eventuali plusvalenze o minusvalenze realizzate.
-     Regime del risparmio gestito: il cliente delega ad una banca o ad una società d’investimento sia la scelta degli investimenti da effettuare sia lo svolgimento degli adempimenti fiscali.

Analizziamo ora le diverse modalità di tassazione degli ETF in base alle due dimensioni appena illustrati.
Cominciamo ad analizzare i differenti casi in ipotesi di ETF armonizzato.
Nel caso di regime di risparmio amministrato, l’intermediario effettua automaticamente una ritenuta fiscale a titolo d’imposta del 20% sia sui redditi di capitale ed i proventi periodici, sia sui redditi diversi al netto di eventuali minusvalenze. L’investitore, è dunque assolto da qualunque onere e non è tenuto a riportare nulla in dichiarazione dei redditi.
Nel caso di regime dichiarativo, l’intermediario applicherà una ritenuta del 20% solamente su redditi di capitale e proventi periodici. L’investitore, sarà invece tenuto a indicare in dichiarazione dei redditi i redditi diversi, che saranno sottoposti ad un aliquota marginale Irpef.
Per quanto riguarda il caso del regime di risparmio gestito infine, sia i redditi di capitale sia i redditi diversi andranno a formare ogni anno il risultato di fine periodo e saranno pertanto soggetti ad un’imposta sostitutiva pari al 20%.
In questo tipo di regime, sia i redditi di capitale che quelli diversi possono essere compensabili, nel regime amministrato invece, soltanto i redditi diversi possono essere compensati con eventuali minusvalenze.
Passiamo ora ad analizzare le modalità di tassazione in presenza di ETF non armonizzati.
Nel caso di regime amministrato, la banca applicherà una ritenuta del 20% sui capital gains a solo titolo d’acconto; tali redditi dovranno infatti essere poi indicati nella dichiarazione dei redditi e saranno soggetti ad aliquota marginale Irpef.
Per quanto riguarda il regime dichiarativo invece, viene applicata come acconto una ritenuta pari al 20% solamente per i redditi da capitale che saranno comunque indicati in dichiarazione dei redditi e soggetti ad aliquota marginale. I redditi diversi invece, non sono soggetti ad imposte sostitutive ma vanno indicati anch’essi in dichiarazione dei redditi.
Infine, nel caso del regime del risparmio gestito, i redditi da capitale non partecipano a formare il risultato di fine periodo, ma sono soggetti ad una ritenuta del 20% come acconto. Partecipano invece alla formazione del risultato finale di periodo i redditi diversi, soggetti ad un’imposta sostitutiva pari al 20%.

         Tabella 7.1 Differenti regimi di tassazione in presenza di ETF armonizzati
Tipo di regime
Regime amministrato
Regime dichiarativo
Regime gestito
Redditi da capitale
(compresi dividendi)
Ritenuta fiscale a titolo d’imposta del 20% da parte dell’intermediario.
Nessuna indicazione in dichiarazione dei redditi.

Ritenuta del 20% da parte dell’intermediario.
Nessuna indicazione in dichiarazione dei redditi.
Concorrono a formare il risultato finale di periodo e sono soggetti ad imposta sostitutiva del 20%.
Redditi diversi
Ritenuta fiscale a titolo d’imposta del 20% da parte dell’intermediario.
Nessuna indicazione in dichiarazione dei redditi

Sono da indicare in dichiarazione dei redditi da parte dell’investitore e sono soggetti ad aliquota marginale Irpef.
Concorrono a formare il risultato finale di periodo e sono soggetti ad imposta sostitutiva del 20%.



        Tabella 7.2 Differenti regimi di tassazione in presenza di ETF non armonizzati
Tipo di regime
Regime amministrato
Regime dichiarativo
Regime gestito
Redditi da capitale
(compresi dividendi)
Ritenuta a titolo d’acconto del 20% da parte dell’intermediario.
Sono da indicare in dichiarazione dei redditi e soggetti ad aliquota marginale Irpef.
Ritenuta a titolo di acconto del 20% da parte dell’intermediario.
Sono da indicare in dichiarazione dei redditi e soggetti ad aliquota marginale Irpef.
Non concorrono a formare il risultato di fine periodo e sono soggetti ad una ritenuta a titolo di acconto del 20%
Redditi diversi
Ritenuta a titolo d’imposta del 20% da parte dell’intermediario.
Nessuna indicazione in dichiarazione dei redditi.
Non sono soggetti a nessuna ritenuta a titolo di acconto.
Sono da indicare in dichiarazione dei redditi e soggetti ad aliquota marginale Irpef.
Partecipano alla formazione del risultato di fine periodo e sono soggetti ad imposta sostitutiva pari al 20%.


Per quanto concerne i redditi di capitale, occorre notare come in presenza di delta NAV negativo, la perdita risultante dall’operazione non possa essere dedotta in futuro.
Nel caso degli ETF, è infatti possibile portare in compensazione solamente i redditi diversi. Le eventuali minusvalenze derivanti dai redditi diversi infatti, possono essere compensate con le eventuali plusvalenze realizzate in futuro (nell’arco di quattro anni), ma non possono venire bilanciate con proventi realizzati dai redditi di capitale.
Infine, per quanto concerne l’impatto fiscale sulle diverse tipologie d’investimento, va notato come la strategia migliore consista nel detenere i titoli il più a lungo possibile (effettuando quindi un investimento volto al lungo termine). Ritardando il più a lungo possibile il momento della tassazione, è infatti possibile ottenere rendimenti aggiuntivi dai flussi di cassa che in caso di imposte sarebbero venuti a mancare.
Da notare comunque, come anche chi effettui operazioni di trading nell’arco di una sola giornata non risulti particolarmente svantaggiato. In questo caso infatti, essendo il NAV un valore fisso per l’intero arco della giornata, avremo sempre un delta NAV pari a zero. Gli unici proventi da considerare saranno quelli derivanti da redditi diversi, soggetti ad un’imposta del 20%, ma compensabili con eventuali minusvalenze.

Fonti: "Gli Exchange Traded Funds: caratteristiche e sviluppo nel mercato italiano" di Marco Bernasconi.