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mercoledì 23 gennaio 2013

IMBALANCE


PERSONALMENTE UN QUALSIASI PERSONA CHE VOGLIA COMPRARE UN AZIONE PER SPECULARE COME SCALPER DEVE CONOSCERE SIA IL BOOK SIA QUALI STRUMENTI SI HANNO A DISPOSIZIONE.
L'IMBALANCE E' UNO STRUMENTO IMPORTANTE NELLE ASTE DI APERTURA/CHIUSURA/VOLATILITA' CHE ORAMAI MOLTE PIATTAFORME DISPONGONO.
La conoscenza del dato fornito dall'imbalance consente di operare in preapertura partendo da una posizione nettamente avvantaggiata rispetto a chi non possiede questo strumento eccezionale. L'imbalance ci dice quante azioni rimangono ineseguite al prezzo di apertura. Vediamo un esempio:

 Molto spesso nei titoli maggiormente trattati della Borsa di Milano le proposte in acquisto e in vendita si sovrappongono in maniera tale da non consentire di vedere il prezzo di apertura in uno dei livelli del book. Nell'esempio della figura 1, ENI apre a 23,22 che, appunto, non è visibile all'interno del book. L'unico dato a disposizione è la distanza tra il prezzo di apertura e quello di chiusura della giornata precedente. Se il titolo apre molto lontano dalla chiusura, è verosimile supporre che il prezzo torni a battere in prossimità del prezzo di chiusura, o che almeno si muova in quella direzione a inizio seduta. In questo caso, il titolo apre in territorio negativo: possiamo andare long aprendo una posizione a 23,22 pensando che il prezzo possa, almeno inizialmente, muoversi al rialzo, cioè verso 23,30 che è il prezzo di chiusura dell'ultima seduta. Ciò sarà più probabile se anche l'indice al quale ENI appartiene apre positivamente: il titolo tenderà a muoversi verso l'indice, cioè al rialzo. L'imbalance ci aiuta a decidere se entrare nel mercato. L'imbalance (figura 1) ci dice che ci saranno 120.000 azioni al prezzo di apertura. In altre parole, sappiamo che sul primo livello in acquisto (imbalance positivo) ci saranno 120.000 pezzi, ossia quelli ineseguiti al prezzo di apertura.Come dobbiamo comportarci? Un imbalance positivo di notevoli dimensioni fornisce un valido supporto alla discesa del prezzo. Prima che il valore del titolo scenda oltre la quotazione di apertura dovranno essere vendute ben 120.000 azioni. Se questo numero è sufficientemente grande rispetto allo scambio medio del titolo in questione, cioè al numero di azioni che passano di mano a ogni contrattazione, abbiamo la garanzia che, male che vada, potremo chiudere il trade in pareggio. Se, infatti, dopo avere aperto la posizione a 23,22, il titolo non dovesse battere mai neppure un tick più in alto, il numero di azioni presente al prezzo di apertura ci consentirebbe di avere un po' di tempo (pochi secondi o qualche minuto a seconda del titolo) prima che vengano eseguiti tutti i pezzi. Ciò ci consentirebbe di limitare i danni e pagare soltanto le commissioni.Questo è il grande vantaggio che ci fornisce l'imbalance: si riescono a fare delle operazioni in cui l'alternativa al guadagno è la chiusura in pareggio, cosa che evidentemente non si riesce a fare a mercato aperto. Seguendo poche semplici regole è possibile limitare al massimo il rischio.La differenza tra il book della figura 1 e il successivo (figura 2) è evidente:




Senza il dato fornito dall'imbalance non esiste nessuna garanzia che andare long a 23,22, che in teoria è un buon prezzo di acquisto, sia una buona occasione di trading. Infatti, il book al momento della validazione potrebbe, ad esempio, presentarsi con il seguente aspetto:


Aprire una posizione long basandosi esclusivamente sulla distanza tra il prezzo di apertura e quello di chiusura della giornata precedente ci avrebbe messo in una situazione estremamente sfavorevole. Grazie all'imbalance questo trade non sarebbe stato aperto. Infatti l'imbalance ci avrebbe segnalato che ci sarebbero state 150.000 azioni sul primo livello in vendita (imbalance negativo e rosso) al prezzo di apertura.
Come accennato in precedenza, per sapere se un imbalance è grande o piccolo è necessario fare riferimento allo scambio medio del titolo, cioè al numero di azioni che passano di mano a ogni contrattazione. Ne consegue che l'imbalance assume significati diversi a seconda del titolo preso in considerazione. Un imbalance che può essere grande per un titolo può non esserlo per un altro.Quindi, anche per operare in preapertura, è necessario conoscere a fondo i titoli sui quali si ha intenzione di entrare. Niente deve essere lasciato al caso. Bisogna sfruttare tutti i mezzi a disposizione e l'imbalance è un dato da cui non si può prescindere per tradare in questa fase della giornata.Durante i corsi organizzati da Intesatrade e da me tenuti con cadenza mensile, vengono illustrati nei minimi dettagli tutti gli aspetti più importanti per operare in maniera vincente in preapertura e viene approfondita la conoscenza dell'imbalance Vediamo ora un caso reale registrato il 18 novembre scorso. I dati sono riportati fedelmente.San Paolo chiude la fase di preapertura a 12,55 (+1,21% rispetto all'ultima chiusura che è stata a 12,40) con un imbalance negativo di -218.475. Il prezzo di apertura non si vede nel book.




Come bisogna ragionare? 218.475 pezzi sono da considerarsi una quantità grande rispetto allo scambio medio di San Paolo? La risposta è ovviamente positiva. Ciò vuol dire che prima che il titolo possa battere 12,56, cioè un tick sopra il prezzo di apertura, dovranno essere comprate 218.475 azioni. Anche se la spinta al rialzo dovesse essere molto forte, c'è da pensare che qualche azione in vendita possa passare, se non altro di qualcuno che vuole prendere profitto dato il rialzo rispetto alla chiusura del giorno precedente.Quindi si va short contando su una valida resistenza presente al prezzo di apertura, prezzo al quale è stata aperta la posizione.Alla validazione (è il book con il quale inizieranno le contrattazioni) si vede che il primo livello in vendita (proprio il valore dell'imbalance) è sproporzionato rispetto a quelli in acquisto.


Si tenta di approfittare di questa situazione per guadagnare qualche tick nei primi secondi di contrattazione, cosa che in effetti avviene.



Grazie alla forte spinta al ribasso il titolo si muove velocemente nei primi secondi di contrattazione verso il basso. Il trade è chiuso dopo soli 3 secondi.

1 commento:

  1. Invito i lettori a partecipare alla statistica sullo stop loss e take profit, è anonima e senza doversi iscrivere.

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